CLEOPATRA #019: luglio, col bene che ti voglio
24 concorsi letterari in scadenza, 3 interviste, 8 proposte editoriali, un contest...
Benvenuti al diciannovesimo numero di CLEOPATRA, la newsletter dedicata ai concorsi letterari, ai libri, agli scrittori e ai professionisti dell’editoria. Io sono Alessio Valsecchi e come molti di voi sto dando fondo alle ultime energie rimaste prima delle tanto attese e necessarie “ferie di agosto”.
In questo numero di luglio, l’ultimo “normale” prima di quello “speciale” del prossimo mese, oltre ai consueti bandi di concorso in scadenza (24) abbiamo dato spazio alle interviste (3) e alle proposte editoriali dei nostri follower (8).
Ad agosto avremo una newsletter dedicata esclusivamente ai bandi e alle proposte editoriali raccolte tramite le segnalazioni di un “post interattivo” che pubblicheremo all’inizio di settimana prossima sulla nostra pagina Instagram: se avete pubblicato un libro negli ultimi 12 mesi, o avete amici scrittori che lo hanno fatto, non perdete l’occasione di ricevere o dare un po’ di promozione e visibilità gratuita a queste opere commentando il post.
Il contest di scrittura di questo mese dà agli autori partecipanti la possibilità di scegliere l’incipit per il proprio racconto e chiuderà le sue iscrizioni al 2 settembre: tornerà nella sua versione “classica” dal 3 settembre.
Direi che è tutto, buona lettura! 😉
Ecco i contenuti del numero 19:
• Lo sponsor del numero
• Concorsi letterari in scadenza
• Intervista a Oreste Venier
• Il gruppo Facebook “Libri Libri Libri”
• Intervista a Giulia Giarola
• Intervista a Carla Casazza
• Le proposte dei nostri follower
• Il contest #10 di Cleopatra
• Baci e abbracci
🟠 Sponsor del numero
Il numero della newsletter di questo mese è sponsorizzato da “Il quarto d’ora di Amedeo”, il romanzo scritto da Marcello Scarienzo e pubblicato poche settimane fa da Kimerik. Disponibile in tutte le librerie online!
🟠 Concorsi in scadenza
Questo mese proponiamo oltre venti premi letterari in scadenza: là dove è stato possibile farlo abbiamo inserito anche la location dell’eventuale cerimonia di premiazione del concorso.
🟡 Premio letterario Secondo mestiere, seconda opportunità
Organizzato da: Secondo Mestiere SRL Impresa Sociale
Luogo della premiazione: Roma (RM)
Edizione: III
Scadenza: 15/09/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • poesie • saggi • opere visive • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Concorso letterario per racconti NeroPremio
Organizzato da: LaTelaNera.com
Luogo della premiazione: non è prevista cerimonia pubblica
Edizione: LXXX
Scadenza: 13/09/2025
Concorso letterario gratuito per racconti • "di genere" giallo/crime horror/weird fantasy fantastico (opere inedite)
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio Rocca Flea
Organizzato da: Associazione Turistica Pro Tadino e Accademia dei Romiti
Luogo della premiazione: Gualdo Tadino (PG)
Edizione: XVI
Scadenza: 10/09/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Concorso letterario La paura fa 90… righe
Organizzato da: Associazione culturale Fipili Horror Festival aps
Luogo della premiazione: Livorno (LI)
Edizione: XIII
Scadenza: 31/08/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • "di genere" horror/weird (opere inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio letterario Città di Verona: Oggi è domani – Sempre e per sempre
Organizzato da: Edizioni ZEROTRE
Luogo della premiazione: Verona (VR)
Edizione: V
Scadenza: 31/08/2025
Concorso letterario a pagamento per romanzi • racconti • poesie • saggi • opere visive • (opere inedite)
Premi in Denaro
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio Letterario Publio Virgilio Marone
Organizzato da: Associazione di Promozione Sociale Dialogos
Luogo della premiazione: Napoli (NA)
Edizione: VI
Scadenza: 31/08/2025
Concorso letterario a pagamento per romanzi • racconti • raccolte di poesie • poesie • raccolte di racconti • saggi • (opere edite e inedite)
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio internazionale Vivi la realtà dentro e fuori
Organizzato da: Serena Rossi e Circuiti Dinamici Milano
Luogo della premiazione: Milano (MI)
Edizione: IV
Scadenza: 20/08/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • raccolte di poesie • poesie • opere visive • (opere edite e inedite)
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Concorso Letterario NaNo Film Festival
Organizzato da: Nano Film
Luogo della premiazione: Napoli (NA)
Edizione: I
Scadenza: 10/08/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • (opere inedite)
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio Internazionale Un Monte di Poesia
Organizzato da: ProLoco Abbadia San Salvatore (SI)
Luogo della premiazione: Abbadia San Salvatore (SI)
Edizione: XIX
Scadenza: 03/08/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • poesie • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio Internazionale Lungofiume poesia e narrativa
Organizzato da: APS Lungofiume di Cascina (Pisa)
Luogo della premiazione: Cascina (PI)
Edizione: IV
Scadenza: 31/07/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • poesie • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Concorso letterario Luigi D'Amico-Parrozzo
Organizzato da: Ditta Luigi D’Amico
Luogo della premiazione: Pescara (PE)
Edizione: VIII
Scadenza: 31/07/2025
Concorso letterario gratuito per romanzi • raccolte di poesie • (opere edite)
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio Letterario Elena M. Coppa
Organizzato da: Associazione culturale Elena M. Coppa, il Cielo negli occhi
Luogo della premiazione: Bagnoregio (VT)
Edizione: IV
Scadenza: 31/07/2025
Concorso letterario gratuito per racconti • (opere inedite)
Premi in Denaro
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Premio letterario Oltre la Soglia
Organizzato da: C1V Edizioni
Luogo della premiazione: non ancora comunicato
Edizione: I
Scadenza: 31/07/2025
Concorso letterario a pagamento per romanzi • raccolte di racconti • (opere inedite)
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Selezione editoriale Incubi dall'Abisso per racconti brevi
Organizzato da: Newsletter ABISSO
Luogo della premiazione: non è prevista cerimonia pubblica
Edizione: I
Scadenza: 31/07/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • "di genere" giallo/crime horror/weird fantasy fantascienza fantastico (opere inedite)
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Premio letterario SopratTutto Scrivere - Lara Facondi
Organizzato da: Fondazione IncontraDonna
Luogo della premiazione: Roma (RM)
Edizione: V
Scadenza: 30/07/2025
Concorso letterario gratuito per racconti • poesie • opere visive • (opere inedite)
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Concorso Nazionale di Poesia Festival dei due parchi
Organizzato da: Istituto CIAC di Ascoli Piceno
Luogo della premiazione: Ascoli Piceno (AP)
Edizione: XVI
Scadenza: 25/07/2025
Concorso letterario a pagamento per poesie • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Premio Internazionale di Letteratura Città di Arce
Organizzato da: Associazione Culturale Arcanum et Fregellae
Luogo della premiazione: Cassino (FR)
Edizione: VII
Scadenza: 20/07/2025
Concorso letterario a pagamento per romanzi • racconti • raccolte di poesie • poesie • raccolte di racconti • saggi • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Premio Letterario Internazionale Canne al Vento di Galtellì
Organizzato da: Aps Club di Jane Austen Sardegna
Luogo della premiazione: Galtellì (NU)
Edizione: VI
Scadenza: 20/07/2025
Concorso letterario gratuito per racconti • (opere inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Premio Letterario Iannas Città di Quartu Sant’Elena
Organizzato da: Le Pergamene di Melquiades APS
Luogo della premiazione: Quartu Sant’Elena (CA)
Edizione: IV
Scadenza: 20/07/2025
Concorso letterario a pagamento per romanzi • raccolte di poesie • raccolte di racconti • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
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🟡 Contest di scrittura ABISSO numero 20
Organizzato da: Newsletter ABISSO
Luogo della premiazione: non è prevista cerimonia pubblica
Edizione: XX
Scadenza: 16/07/2025
Concorso letterario gratuito per racconti • "di genere" giallo/crime horror/weird fantasy fantascienza fantastico (opere inedite)
Premi in Pubblicazione
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Premio di poesia Laboratorio della visione
Organizzato da: Associazione Culturale Ephèmera
Luogo della premiazione: Trieste (TS)
Edizione: II
Scadenza: 15/07/2025
Concorso letterario a pagamento per raccolte di poesie • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Concorso letterario Asqua Poesia
Organizzato da: Associazione Centro Asqua Foreste Casentinesi
Luogo della premiazione: Rifugio Asqua di Poppi (AR)
Edizione: I
Scadenza: 15/07/2025
Concorso letterario a pagamento per poesie • (opere inedite)
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
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🟡 Premio Letterario Giovanni Crocioni di saggistica
Organizzato da: Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti
Luogo della premiazione: Ancora (AN)
Edizione: II
Scadenza: 15/07/2025
Concorso letterario gratuito per saggi • (opere edite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟡 Concorso nazionale di poesia e narrativa Guido Gozzano
Organizzato da: Associazione Culturale Concorso Guido Gozzano
Luogo della premiazione: Terzo (AL)
Edizione: XXVI
Scadenza: 08/07/2025
Concorso letterario a pagamento per racconti • raccolte di poesie • poesie • raccolte di racconti • (opere edite e inedite)
Premi in Denaro
Bando concorso ufficiale: Approfondisci
Bando concorso su Concorsi-Letterari.it: Approfondisci
🟠 Alessio Valsecchi intervista Oreste Venier
Oreste Venier (www.orestevenier.it) è uno scrittore italiano nato a Venezia nel 1974. La sua formazione spazia dalle discipline umanistiche, avendo frequentato il Liceo Classico, a quelle scientifiche, con una laurea in Fisica conseguita presso l'Università di Pisa. Questa doppia anima si riflette chiaramente nella sua produzione letteraria, che intreccia trame avvincenti tipiche del giallo e del thriller con una solida base di conoscenze scientifiche e tecnologiche.
La sua passione per l'informatica ed elettronica risale agli anni '80 e lo ha portato a una carriera professionale come progettista elettronico e consulente tecnico in ambito giudiziario. Un altro suo interesse di lunga data è il mondo delle criptovalute e della blockchain, temi sui quali ha tenuto corsi e partecipato come relatore a eventi di settore.
Dal 2024 si è dedicato alla narrativa, creando la serie di romanzi giallo/thriller con protagonista la giovane criminologa italo-coreana Soo-Min. Il suo esordio è avvenuto con "L'ultimo ritornello" (2024), seguito da "Codice di squadra" (2024), "Segnali nascosti" (2025) e il freschissimo "Entropia Zero". I suoi romanzi si distinguono per l'originale integrazione di concetti matematici e scientifici all'interno di trame ricche di suspense e azione.
Dopo averlo già intervistato per ABISSO, abbiamo deciso di approfondire la conoscenza di altri aspetti del suo essere scrittore.
[CLEOPATRA]: Ben ritrovato Oreste, come stai? Dopo la nostra ultima chiacchierata di inizio aprile hai pubblicato un nuovo romanzo e hai partecipato al Salone del Libro esponendo e presenziando nell'area dedicata ai self publisher. Vuoi raccontarci intanto della tua esperienza a Torino? Era la tua prima volta da autore? C'è stato qualche aspetto della kermesse che ti ha veramente sorpreso?
[Oreste Venier]: Ben ritrovato, Alessio! Grazie per questo nuovo confronto. L’esperienza al Salone del Libro di Torino è stata molto positiva. È stata per me la prima volta in assoluto: sia come visitatore che come autore. Ma soprattutto è stata la prima volta che i miei libri hanno ricevuto una sorta di valutazione esterna, perché per partecipare bisognava superare una selezione. L’organizzazione del Salone era davvero poderosa: noi self-publishers avevamo a disposizione un intero stand, suddiviso in tavoli tematici. Il mio era quello dei “Gialli-Thriller-Horror”.
[CLEOPATRA]: Tra i tuoi "colleghi self" hai avuto modo di conoscere qualche autore o autrice che ha raggiunto un buon livello di popolarità e vendite? Se sì, hai avuto modo di "rubare" qualcuno dei loro segreti?
[OV]: Gli organizzatori del Salone avevano iniziato alcune settimane prima a metterci in contatto tramite delle videochiamate, sia per farci conoscere, sia per un altro motivo importante: tutti dovevamo conoscere anche i libri dei colleghi di tavolo, in modo da poterli consigliare o presentare ai visitatori in loro assenza. Abbiamo creato un gruppo WhatsApp del nostro tavolo che è ancora attivo: siamo rimasti in amicizia fra di noi e continuiamo a confrontarci sui temi che ci riguardano. In questo senso, nessuno ha mai pensato di “rubare” segreti a nessuno: attraverso un mutuo scambio e confronto, a volte anche acceso, ci siamo arricchiti tutti. Io ero quello con meno esperienza (dalla primavera 2024, NdR) e quindi quello che ha “acquisito” di più.
[CLEOPATRA]: Come giudichi la tua prestazione di "venditore di libri" in fiera? Ti sei trovato a tuo agio? Hai avuto successo? Lo rifaresti?
[OV]: Già nella prima call di presentazione gli Organizzatori ci avevano spiegato che le vendite al Salone non sono il primo obiettivo, anche perché sono difficili da realizzare. Il regolamento prevede la possibilità di portare un tetto massimo di copie e c’è chi in passato non ha venduto quasi niente. L’obiettivo del Salone è infatti conoscere e farsi conoscere, stringere nuovi contatti e cercare di capire qualcosa di più di questo complesso mercato. Certo è possibile che qualcuno consultando il tavolo fosse invogliato anche ad acquistare una copia, magari spinto dalla possibilità di avere una dedica: io sono riuscito a stare nella media di copie vendute indicata dal Salone, e fra i primi posti del mio tavolo; in tal senso, sono molto soddisfatto, anche perché ho verificato l’”effetto saga” e alcuni hanno comprato due titoli della mia collana. Senz’altro lo rifarei, ma, come detto, l’accesso è previa selezione, e ogni anno… la “gara” si riapre.
[CLEOPATRA]: Il "contatto diretto" con gli appassionati di libri e i tuoi lettori cosa ti ha lasciato? È cambiato qualcosa in te o nel tuo modo di intendere la scrittura e l'editoria dopo questa esperienza?
[OV]: È stata un’esperienza assolutamente unica perché non ripetibile altrove. Al Salone avevo la possibilità di vedere come i Lettori interessati si avvicinavano ai miei libri: dagli sguardi potevo capire se e quali copertine piacevano di più o di meno, potevo vedere quanto tempo dedicavano alla quarta di copertina, o a sfogliarlo… sono cose che non sono ripetibili nemmeno in libreria. Per esempio ho capito l’importanza delle prime pagine (io faccio sempre un Prologo), rispetto alla quarta di copertina su cui prima puntavo di più. È stato utilissimo poi parlare di persona con i Lettori che chiedevano spiegazioni, per capire cosa chiedono riguardo ai miei libri, magari dopo averli presi in mano, e così in futuro poter inserire già queste informazioni per tutti. Per esempio, una domanda ricorrente è stata se fosse necessario leggere la saga dall’inizio; non è necessario, perché in ciascun romanzo cerco comunque di presentare un minimo i personaggi.
[CLEOPATRA]: Parliamo del tuo ultimo libro, "Entropia zero": è la quarta indagine della tua protagonista feticcio, la criminologa Choi Soo-Min. Quali sono i temi e le ambientazioni di questo quarto volume?
[OV]: Volentieri. Un colosso coreano sta acquisendo una piccola società americana che produce chip importantissimi per produrre numeri casuali, che sono alla base della sicurezza informatica moderna. Naturalmente in questo processo l’acquirente deve fare una serie di verifiche, sia amministrative che tecniche; per queste ultime vengono ingaggiati, in qualità di esperti tecnici, i due protagonisti della mia saga: Soo-Min e il suo socio matematico Yong-Soo. Partito apparentemente come un incarico noioso ma ben pagato, i nostri eroi si troveranno invece rapidamente immersi in un turbinio di eventi che li porterà anche a dividersi per seguire strade investigative diverse, una locale (in Florida) e l’altra fino alle Isole Bahamas. Qualcuno infatti durante questa acquisizione aziendale vuole fare un doppio gioco molto pericoloso, rischiando di compromettere la sicurezza informatica di mezzo mondo. Il titolo del libro deriva dal fatto che i veri protagonisti del libro sono appunto i numeri casuali: essi sono componenti importantissimi alla base degli algoritmi matematici che consentono a tutti noi di vivere le nostre vite digitali in sicurezza (compresa la lettura di questa intervista, NdR), e la loro “bontà” è indicata tecnicamente come entropia: ecco che già il titolo suggerisce che qualcuno vorrebbe, diciamo, annullarla, di certo non per scopi positivi.
Secondo i lettori è più divertente dei precedenti, anche perché c’è più movimento e anche una storia… di corna.
[CLEOPATRA]: Il romanzo "Entropia zero" è uscito due mesi dopo il precedente "Segnali nascosti", come sei arrivato a questa decisione così atipica? Come si sono accavallate e incrociate le gestazioni di queste due opere? Hai scritto i due romanzi insieme?
[OV]: Non scrivo mai due romanzi contemporaneamente, nel senso dello sviluppo del testo; tuttavia un libro è diviso in fasi e spesso le accavallo. La prima fase è l’idea, che deve essere originale e stare in piedi dal punto di vista tecnico, perché mi piace descrivere solo fatti reali o realistici (non il supercomputer della NASA in garage, per intenderci); poi c’è una lunga fase di ricerca delle informazioni, la stesura della trama e dell’intreccio, e solo alla fine procedo con la scrittura vera e propria dei capitoli. Di solito, quando sto stendendo la trama di un libro penso già a un’idea per il successivo, e quando sto scrivendo i capitoli di uno magari dedico già tempo alle ricerche per le informazioni del prossimo. Ma non sovrappongo mai due fasi uguali. In questo caso “Entropia Zero” in aprile era già in mano ai Lettori Beta, e ho accelerato un po’ per poterlo portare al Salone. In questo, devo dire che i tempi di Amazon KDP sono imbattibili.
[CLEOPATRA]: Per questo nuovo libro ti sei affidato ancora una volta ad Amazon KDP: come procede la tua relazione con questa piattaforma? Quali sono gli aspetti che continuano a fartela preferire al mondo dell'editoria "con casa editrice"? Hai provato anche le Amazon ADS?
[OV]: Non mi sono mai confrontato con il mondo dell’editoria tradizionale. So che è una strada molto difficile e non ci ho ancora nemmeno provato. Sto puntando a consolidare un certo numero di romanzi in italiano e a farli tradurre in inglese da una madrelingua. Poi si vedrà. Nel frattempo mi trovo molto bene con KDP. L’aspetto più importante nel mio caso specifico è poter acquistare copie autore a un prezzo assolutamente conveniente, soprattutto in copertina rigida, e in numeri bassissimi a seconda delle necessità, fatto importante questo avendo diversi titoli fra italiano e inglese. Utilizzo molto questo sistema anche perché ne faccio spesso omaggio anche sul mio lavoro, trattandosi di romanzi a sfondo tecnico divulgativo. I libri ancora oggi sono visti sempre come un bel regalo. Per quanto riguarda Amazon ADS ho fatto qualche prova ma anche lì, come in tutti i settori, è necessario conoscere i parametri, pertanto mi ci dedicherò in seguito, con l’aiuto di qualche professionista che possa guidarmi almeno all’inizio.
[CLEOPATRA]: Ho avuto modo recentemente di imbattermi in un'inserzione pubblicitaria dedicata a "Entropia zero" su Instagram. Cosa ti ha portato a scegliere questo canale e questa modalità per la promozione del tuo romanzo? Ti sei affidato a un professionista o a un'agenzia per la realizzazione delle ADS o hai fatto da solo? Lo hai fatto per generare awareness, costruirti una community o per provare effettivamente a chiudere qualche vendita?
[OV]: L’ho creata in autonomia: era una semplice inserzione per generare awareness. Ho fatto circa 50.000 visualizzazioni in una decina di giorni. Mi è servita per far girare un po’ l’informazione. Poi ne ho fatta una in cui mostravo tutti e 4 i romanzi, per fare “massa”. Ho generato l’inserzione direttamente dalla console di Meta Business Suite. Anche qui, per fare qualcosa di serio bisogna investire più risorse.
[CLEOPATRA]: Mesi fa ci raccontavi di aver acquistato "spazio banner" su un sito specializzato in thriller e molto conosciuto. Sei soddisfatto della resa di questa attività? La rifaresti (o l'hai già rifatta) su altri canali?
[OV]: L’anno scorso ho conosciuto Thriller Cafè come portale, e successivamente ho preso contatto con il suo “barman”, una persona molto competente e presente nel settore da molti anni. Mi sono affidato a lui per creare il mio sito www.orestevenier.it in modo da poterlo aggiornare in autonomia, e ho acquistato uno spazio banner sul suo portale su cui far ruotare le copertine dei romanzi man mano che venivano pubblicati. Sono certamente soddisfatto di quanto svolto. Non ho elementi di paragone in quanto quest’anno ho svolto solo questa pubblicità, ma l’ho consigliato anche agli amici di tavolo (self-publisher) conosciuti al Salone.
[CLEOPATRA]: Hai avuto modo di rilasciare altre interviste nel frattempo? Sono comparse in rete nuove recensioni legate ai tuoi romanzi? Quanto è difficile ottenere recensioni su Amazon e cosa stai facendo per stimolarle?
[OV]: Il mio piccolo sito www.orestevenier.it mi permette di tenere ordinate le interviste e le altre recensioni sotto la pagina “Chi sono”. Per me è importante perché non sono una persona ordinata. Nel frattempo mi ha intervistato al Salone del Libro Patrizia Carrozza (si può ascoltare integralmente QUI), e nel mese di giugno sono stato intervistato dalla giornalista Federica Agnese Carraro durante un’iniziativa del gruppo Mestre Mia (un gruppo di 15.000 membri, legato al mio territorio), visibile QUI.
Ottenere recensioni su Amazon è difficile, ma vedo che va tutto di pari passo: nei giorni immediatamente successivi a ogni intervista o evento c’è qualche vendita in più, e sperabilmente anche qualche recensione.
[CLEOPATRA]: Tornando alle attività legate alla promozione: hai avuto modo di accendere qualche collaborazione con qualche booktoker o bookstagrammer? Se sì, con chi e come ti sei trovato?
[OV]: La mia avventura è iniziata l’anno scorso e pertanto non sono ancora riuscito a fare tutto: in particolare, sono molto indietro sui social. Ma col tempo cercherò di rimediare. Al Salone ho conosciuto alcuni bookstagrammer e sto provvedendo a tessere i contatti per far leggere loro i miei libri.
[CLEOPATRA]: E con la stampa "classica" come ti stai muovendo? Hai preso contatto con qualche giornalista redattore di riviste o quotidiani?
[OV]: Non ancora, ma in generale vedo che è una strada in salita per i self-publisher: con altri contatti (per esempio per presentazioni) sto notando una certa diffidenza nei confronti di questo tipo di produzione, il che è comprensibile perché veniamo spesso immaginati come autori che possono pubblicare quello che vogliono, senza alcun filtro. Ciò è senz’altro vero, ma non è la totalità dei casi. Ho avuto la fortuna di poter presentare i libri in alcune realtà estese del territorio (vedi link sopra), e alla fine penso che, per un Lettore, se trova un autore di suo gradimento, sia di poca importanza che sia o meno un self-publisher. In ogni caso sto cercando di presentarmi dove mi viene data la possibilità.
[CLEOPATRA]: Il tuo sito web www.orestevenier.it è oggetto delle visite curiose di molti navigatori? Ricevi molti contatti diretti grazie a esso? E la tua pagina autore su Facebook?
[OV]: Sul mio sito pubblico le informazioni basilari ma cercando di essere ordinato: le sinossi, le schede, i link d’acquisto, e la rassegna delle varie recensioni e interviste. Qualcuno scrive, ma più per proporre servizi. Sui social, come detto, sono molto indietro, ma ricevo comunque più messaggi/contatti tramite Instagram che tramite Facebook. Diciamo che nei prossimi mesi mi ci metterò d’impegno.
[CLEOPATRA]: Scrivi molto, frequenti fiere, fai pubblicità, mandi avanti il tuo sito e i tuoi canali social... Quando tempo, quante energie e quanto denaro stai investendo nella tua carriera di autore? Dove vedi i margini maggiori di crescita quando pensi alla promozione dei tuoi libri?
[OV]: Come detto, la mia produzione attuale di 4 libri affonda le sue radici nel passato, perché gli argomenti matematici da divulgare e le trame delle storie le avevo già pensate tempo prima. Per questo sono riuscito in un tempo relativamente breve a completarli. Già per il quinto romanzo, “Protocollo Mandelbrot”, che è in lavorazione, i tempi e l’impegno saranno più lunghi, perché si tratta di una storia nuova. Ho cercato di investire tempo e risorse in un progetto che potesse iniziare a “stare in piedi”: alcuni titoli in italiano, legati fra loro, e una loro traduzione in inglese, fatta da una madrelingua, insieme a un piccolo sito dove presentare le informazioni e alcune interviste. Su tale binario cercherò di proseguire, senza fretta, in base al tempo e alle risorse disponibili, cercando di trarre sempre quel divertimento elettrizzante che ha caratterizzato la stesura della prima avventura.
[CLEOPATRA]: Dopo due anni di vita da self publisher a tutta birra cosa ti sentiresti di consigliare a chi sta decidendo oggi se dedicarsi a questa strada? Quali sono gli errori che non vorresti aver commesso e le attività che desidereresti aver cominciato prima?
[OV]: Ho iniziato nella primavera dell’anno scorso, anche se, come è comprensibile, molte cose le ho comprese solo più recentemente, in particolare con l’esperienza del Salone e confrontandomi con gli altri autori del tavolo e dello stand. Nel corso dei mesi ho avuto modo di consigliare ad altri la via del self-publishing. Purtroppo il self-publishing sconta due fattori: il primo è legato alla qualità, perché si può avere l’impressione (spesso fondata) che non vi sia alcun tipo di filtro nella pubblicazione, e il secondo che siamo per forza di cose naturalmente legati a catene di distribuzione on-line che le Librerie e le Case Editrici vedono come concorrenti. Ne deriva che spesso il self-publisher si vede sbattere la porta in faccia anche per presentazioni, eventi e quant’altro simile. Per fortuna il Salone stesso da tempo sta rivalutando il self-publishing con uno spazio dedicato a cui si accede per selezione.
A chi inizia suggerisco innanzitutto di farsi un piano, indipendentemente dalla riuscita commerciale. Voglio scrivere un libro? È un libro che può far parte di una collana? Ciò indipendentemente dal genere. Questo aiuta anche a programmarsi come spendere nel tempo il budget che si è deciso di dedicare a questa passione. Come quando si guida, è necessario guardare la macchina davanti, oltre alla strada, e ancora meglio la macchina due posti avanti.
Il secondo consiglio è di crearsi fin da subito un gruppo di Lettori Beta. Non sono correttori di bozze, né fanno editing; quello bisogna farlo prima. I Lettori Beta vanno scelti in modo vario in modo da rispecchiare la moltitudine di Lettori effettivi che ci saranno là fuori. I feedback dei Lettori Beta saranno importanti per controllare piccole incoerenze e per limare alcune scelte. Sembra una cosa scontata ma spesso gli aspetti segnalati vi sorprenderanno.
[CLEOPATRA]: Proprio sul tuo sito web hai già annunciato il quinto libro della serie Choi Soo-Min: "Protocollo Mandelbrot". Puoi rivelarci qualcosa a riguardo?
[OV]: Certamente. Sul mio sito è già possibile vedere la copertina. Alla base dei miei romanzi c’è sempre un argomento matematico di fondo, spiegato in modo divulgativo dagli stessi personaggi. In questo l’argomento sono i frattali di Mandelbrot: da una formula matematica semplice derivano bellissime immagini che si ripetono all’infinito una volta ingrandite, replicando quello che avviene in Natura, dove le linee non sono dritte come su un foglio di carta ma sono frastagliate come quelle di una costa o come il bordo di una foglia. Uno studente applicherà queste tecniche ai propri studi in Economia, ma a causa di un disguido tecnico e organizzativo la sua tesi di laurea verrà temporaneamente scartata da un sistema di controllo automatico antiplagio. La grande delusione dello studente lo porterà a compiere una serie di azioni sui quali indagheranno i nostri amici Soo-Min e Yong-Soo.
È il mio primo romanzo in cui fa capolino l’Intelligenza Artificiale. L’IA è stata l’argomento della mia tesi di laurea in Fisica a Pisa nel 1999, tuttavia allora era troppo presto per una completa adozione come sta accadendo ora. Gli esperti vedevano le prime applicazioni (per esempio mediche) come un divertente gioco, mentre i novizi (che avrebbero dovuto usarle) erano diffidenti. Oggi è tutto diverso: in qualsiasi settore, anche non prettamente tecnico, troviamo la presenza dell’IA, spesso come hype commerciale.
Il romanzo sarà ambientato a Venezia, come lo è stato il primo, “L’ultimo ritornello”. Soo-Min tornerà infatti a visitare il suo primo “mentore”, il Maresciallo dei Carabinieri con cui ha svolto i primi lavori, e si troverà giocoforza coinvolta nuovamente nella nuova indagine.
[CLEOPATRA]: Grazie Oreste per la tua disponibilità e in bocca al lupo per la tua carriera di romanziere!
Grazie a te, Alessio, per l’opportunità, e per le tue domande che sono sempre molto stimolanti. Un caro saluto a tutti i tuoi Lettori!
🟠 Il gruppo Facebook “Libri Libri Libri”
Dopo aver ricevuto numerose richieste nel corso degli ultimi mesi, abbiamo deciso di creare e aprire un gruppo Facebook dedicato al mondo dei libri: proposte, presentazioni, recensioni, eventi, promozione.
Il gruppo è “pubblico”, l’accesso è “libero” e speriamo che col tempo (ora è piccolino) diventi un’interessante piazza digitale dove scoprire libri e farsi scoprire. Potete visitarlo (e iscrivervi, magari😃) cliccando oltre: https://www.facebook.com/groups/684960294397533
🟠 Samantha Bianchini intervista Giulia Giarola
Giulia Giarola: classe 1988, nata a Verona, Laureata in Scienze della comunicazione, editor freelance e mentore di scrittura, ma anche ghostwriter all’occorrenza per “prestare la sua penna a chi ne ha bisogno” per dirla a parole sue. Ha iniziato dalla poesia ma ce lo facciamo raccontare da lei.
[CLEOPATRA]: Ciao Giulia e benvenuta, è un vero piacere averti con noi. Ti seguo da un po’ e il tuo approccio con la scrittura e con gli scrittori o aspiranti tali, praticamente il nostro pubblico, mi piace particolarmente, al punto da decidere di intervistarti e presentarti così ai nostri “amici”. Parliamo un po’ di te. Ho letto che hai iniziato con lo scrivere poesie e ci dirai meglio tra poco ma io faccio un passo indietro e ti domando: qual è stato il libro del colpo di fulmine con la lettura? Chi te lo aveva regalato?
[Giulia Giarola]: Il mio colpo di fulmine con la lettura in realtà è stato molto lento, nel senso che non è stato un singolo libro in particolare a fare il suo incantesimo su di me, ma una serie di romanzi e racconti che ho letto da bambina e che, senza esserne subito consapevole, mi hanno portata ad amare le storie: “Tornatràs” di Bianca Pitzorno, “Cuore di ciccia” di Susanna Tamaro, “Il giubbotto di Indiana Jones” di Asun Balzola, “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Luis Sepulveda e “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry. In età più adulta, da adolescente, i titoli che mi hanno rapito il cuore sono stati: “Arrivederci ragazzi” di Louis Malle, “La ragazza col violino” di Virginia Euwer Wolff (un regalo di mio nonno), “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman e “La ragazza di Bube” di Carlo Cassola.
[CLEOPATRA]: Come nasce l’idea di scrivere poesie? Ricordi il giorno in cui per la prima volta, hai preso la penna e un foglio bianco si è riempito delle tue parole? Rammenti cosa hai provato?
[GG]: Non ricordo un giorno in particolare, è come se ne avessi memoria da sempre. Al pari di bere un bicchiere d’acqua, ridere, voler bene. Avevo un diario che mi aveva regalato un parente a Natale, forse una zia, e so soltanto che mi veniva più semplice giocare con le parole invece di raccontare dei fatti. Volevo arrivare al sodo delle emozioni e lo facevo con frasi brevi, brevissime. Ho sempre provato un senso di libertà e di liberazione, ma era anche un modo per far valere la mia voce e capire che tipo di persona ero in quel momento.
[CLEOPATRA]: Mi piacerebbe sapere di più della figura di tuo nonno e della importanza che ha avuto nel tuo percorso con le parole?
[GG]: Tocchi un tasto meravigliosamente dolente, nel senso che adoro parlarne e allo stesso tempo mi riporta a emozioni lontane eppure ancora brucianti. I miei genitori non sono mai stati dei grandi lettori, non è da loro che arriva la mia scintilla creativa. Spesso, però, passavo la domenica con i nonni paterni: non erano persone con cui giocare, ma da cui amavo imparare. Mio nonno Mirko leggeva il 90% del tempo e io lo osservavo mentre leggeva. A volte mi permettevo di interromperlo, perché volevo sapere cosa lo rapisse a tal punto da non staccare gli occhi dalla pagina. Amava i libri di storia e i romanzi russi. Quando frequentavo il liceo, il nonno notò che me la cavavo bene con il computer (all’epoca c’erano ancora i floppy disk) e mi chiese di aiutarlo a trascrivere le sue memorie per creare un libro che avrebbe regalato alla sua famiglia, una testimonianza degli anni in cui era molto attivo a livello sociale e politico. Si presentò a casa mia con un mucchio di fogli che dovevamo mettere in ordine insieme e organizzare per creare una storia con un senso. Quella esperienza mi cambiò. È stata la prima volta che ho pensato: posso fare questo di lavoro?
[CLEOPATRA]: Ho visto che hai iniziato come copywriter, cosa ti aveva spinto in quella direzione?
[GG]: Sarò molto sincera: i soldi. Finita l’università avevo finito pure i miei risparmi, e quindi volevo soltanto entrare nel mondo del lavoro nel modo più veloce possibile. E il settore della comunicazione d’impresa era molto più promettente e a portata di mano: risposi a un annuncio per fare la web writer e in meno di un anno avevo già aperto la mia Partita IVA. Ho iniziato scrivendo articoli per blog e testi di siti web, arrivando ai contenuti per i social media. All’epoca mi sembrava impossibile lavorare nell’editoria, ero sicura che fosse un mondo troppo distante visto che Verona non è una città con grandi e numerose case editrici in cui fare esperienza. E non sapevo che gli editor potessero essere anche liberi professionisti.
[CLEOPATRA]: Cosa è avvenuto dopo? Come hai capito che volevi fare ancora altro?
[GG]: È avvenuto che il seme della narrativa negli anni è cresciuto dentro di me, spingendo per far sbocciare un sogno che ho sepolto sotto un cumulo di ambizioni che non mi appartenevano. Sono sempre stata una persona semplice che sta bene, bene veramente, in una sola situazione: quando ascolta le sue passioni (anche se questo comporta lavorare il doppio, faticare il triplo). E per quanto interessante, il settore della comunicazione stava diventando un giorno dopo l’altro sempre più grigio ai miei occhi. Quando poi ho frequentato il mio primo Master in Tecniche della Narrazione nel 2018, lì ho capito che direzione avrei voluto dare alla mia vita. Lì ho capito che i limiti che mi ero imposta erano solo nella mia testa.
[CLEOPATRA]: Hai partecipato a diversi concorsi per poi essere pubblicata in molte antologie, con diverse case editrici, cosa pensi dei concorsi? Li ritieni utili per chi scrive, magari anche da poco tempo?
[GG]: Ogni esperienza che permette a chi scrive di uscire dalla sua stanza, dal suo guscio, e confrontarsi con il mondo - ma soprattutto con sé stesso, è un’esperienza che vale la pena provare. Non è una questione di vincere o perdere, conta mettersi alla prova, farsi notare, farsi leggere, imparare a ricevere le prime critiche e migliorarsi grazie a esse.
[CLEOPATRA]: Attualmente offri servizi agli scrittori, anche emergenti. C’è stato un momento o un evento in particolare, che ti ha fatto sentire di voler aiutare chi condivide la tua stessa passione?
[GG]: Oltre alla scrittura ho sempre avuto una vocazione per l’insegnamento; infatti, il mio primo obiettivo da adolescente era diventare una professoressa di storia e filosofia, le mie materie preferite. Durante gli undici anni in cui ho praticato il karate, insegnavo alle classi di cinture bianche; quando ho fatto la guida turistica in un acquario, invece, tenevo delle lezioni sul mondo marino per gli studenti di scuole elementari, medie e superiori. E mi è venuto naturale, spontaneo, voler insegnare anche la cosa che amo di più al mondo: scrivere. Anche in questo caso non penso ci sia stato un evento in particolare, perché è una cosa che sento di avere dentro da quando ne ho memoria. Il mio personaggio preferito nelle storie è quasi sempre quello del mentore, e so solo che voglio esserlo anch’io per chi si affida alla mia esperienza e competenza.
[CLEOPATRA]: Cosa cerchi di trasmettere con la tua scrittura? C’è un messaggio in particolare che ricorre?
[GG]: Domanda difficilissima. Cerco di trasmettere chi sono, tutta me stessa, la mia visione del mondo o di un particolare tema che mi sta a cuore. Un messaggio che ricorre? Scrivo spesso di famiglie, di relazioni tra genitori e figli, di cosa cambia da quando lasciamo il nido per trovare il nostro posto in cui diventare chi vogliamo davvero.
[CLEOPATRA]: Quale, secondo te, dovrebbe essere lo scopo di chi scrive?
[GG]: L’unica cosa di cui si deve preoccupare chi scrive è scrivere bene. Fare arte. Punto. Fare la sua arte. Qualsiasi altro obiettivo (pubblicare, vendere, promuoversi ecc.) se mai viene dopo.
[CLEOPATRA]: Che peso dai al talento rispetto alla competenza?
[GG]: 10% talento, 90% duro lavoro. Puoi essere portato per scrivere, ma senza l’impegno e la costanza non arrivi da nessuna parte. E sono parecchie le qualità che hanno più importanza del talento, tutte perfettamente allenabili da chiunque ami scrivere: concentrazione, determinazione, fiducia nelle proprie capacità, gestione del tempo, apertura mentale, preparazione, forza di volontà ecc.
[CLEOPATRA]: L’importanza della formazione per l’acquisizione della tecnica, quanto conta secondo Giulia?
[GG]: Tanto. Per diventare campionessa di karate, avrò bisogno di frequentare un dojo per tanti anni, seguire gli insegnamenti di un sensei (maestro), superare prove ed esami. Solo allora potrò raggiungere la cintura nera e diventare un’esperta (anzi, quello se mai è un punto di partenza e non di arrivo). Se volessi diventare una cuoca professionista, potrei anche avere passione, talento ed essere un’autodidatta all’inizio, ma se l’obiettivo è lavorare in un ristorante stellato, allora dovrò studiare con gli chef migliori e rubare i loro segreti. E se volessi suonare il violino per entrare a far parte dell’Orchestra sinfonica di Vienna? Forse dovrei studiare in conservatorio, mi sembra il minimo. In fondo anche chi vuole dipingere ha bisogno di frequentare una scuola d’arte per imparare le basi della pittura, le tecniche che si possono utilizzare e via dicendo. Perché con la scrittura dovrebbe essere diverso? Non basta leggere (che poi non è una questione solo di quantità, ma di qualità e di come si leggono i romanzi). Bisogna soprattutto scrivere, scrivere, scrivere, e imparare dagli scrittori più bravi se si vuole raggiungere un certo livello. Quindi la domanda che ognuno dovrebbe porsi è: qual è il mio scopo? Che scrittore/scrittrice voglio diventare? Come posso raggiungere il mio obiettivo? La formazione è ciò che ci dà la conoscenza, e la conoscenza ci rende liberi.
[CLEOPATRA]: Si arriva mai a sentirsi “sufficientemente formati” secondo te?
[GG]: No. Non si smette mai di imparare. Così come non si smette mai di migliorare la propria scrittura, che cambia ed evolve insieme a noi.
[CLEOPATRA]: Io, esattamente come i nostri lettori, sono una aspirante scrittrice e dico sempre che mi emoziono scrivendo, sperando di emozionare chi legge. Quanto credi sia importante riuscire a trasmettere le proprie emozioni? Giulia si emoziona scrivendo? Quanto contano le emozioni nella scrittura a tuo avviso?
[GG]: Ti rispondo con un’altra domanda: se uno scrittore non si emoziona mentre scrive, come può pensare che si emozionino i suoi lettori? Non è che le emozioni “contano” qualcosa nella scrittura. Le emozioni, insieme a una bella storia e a una buona scrittura ovviamente, sono tutto. E devono essere oneste. Se fingi un’emozione, il lettore se ne accorge subito e chiude il libro per non riaprirlo più.
[CLEOPATRA]: Offri molti contenuti non a pagamento ed hai un grande riscontro, personalmente leggo molta passione in ciò che fai, cosa ti torna di tutto questo spenderti, anche gratuitamente?
[GG]: Mi torna la fiducia delle persone e la possibilità di collaborare con autori e autrici che rispecchiano i miei valori e con i quali si crea un legame che va oltre il lavoro. Chi mi contatta per un servizio editoriale lo fa perché con il tempo impara a conoscermi e a fidarsi di me grazie ai contenuti che condivido, che non sono mai qualcosa di divertente o superficiale tanto per passare il tempo, ma sono risorse approfondite che creo per trasmettere competenza, esperienza, autorevolezza, e altre qualità che mi distinguono. Se non c’è fiducia tra editor/coach e scrittore, non si va da nessuna parte. Perché non si può lasciare che una parte della propria anima, come un romanzo o anche solo un racconto, venga “toccato” da qualcuno che non si stima o di cui non ci si fida. Quindi tutto ciò che offro gratuitamente non è mai tempo perso, ma è un investimento sulla mia professionalità: è una finestra sul mio mondo, in attesa di aprirti la porta e accoglierti.
[CLEOPATRA]: Quali sono i servizi che offri?
[GG]: Tutto ciò che porta chi scrive dall’idea iniziale al manoscritto finito. Quindi sessioni di writing coaching per aiutare l’autore a progettare o completare una storia; lezioni di scrittura creativa per gli scrittori che vogliono migliorare competenze e abilità; schede di valutazione per avere un quadro preciso del proprio romanzo e sapere quali sono eventuali punti deboli sia strutturali che stilistici; editing e quindi revisione completa del testo sia per quanto riguarda gli elementi portanti di una storia (personaggi, narratore, ambientazione, trama, ritmo, tensione narrativa) sia per la parte diretta sulle parole (sintassi, forma, stile ecc.).
[CLEOPATRA]: Tu ti occupi anche di editing, cosa diresti a chi ha un manoscritto pronto, lungo o breve che sia, per fargli capire l’importanza di un buon editing?
[GG]: Che oggi qualsiasi editore potrebbe decidere di non pubblicare un romanzo, neanche di prenderlo in considerazione, se non si presenta già curato nel dettaglio. L’editing non è garanzia di pubblicazione, ma può fare la differenza tra un sì e un no. Un romanzo editato bene, refusi, incoerenze o buchi di trama, è un biglietto da visita importante: fa capire all’editore che ha davanti uno scrittore che ci tiene, professionale, competente, pronto a distinguersi. Uno scrittore di cui potersi fidare e da prendere in considerazione per progetti futuri.
[CLEOPATRA]: Quanto può essere di aiuto, una volta completato anche l’editing, affidarsi ad un agente letterario. È sempre necessario secondo te?
[GG]: Dipende, diciamo che è quasi obbligatorio se si punta a un grande editore come Einaudi, Feltrinelli, Mondadori. Perché si tratta di case editrici che per mantenere un certo standard ed evitare di ricevere centinaia di manoscritti al giorno – la maggior parte dei quali terribilmente scadente – si affidano esclusivamente agli agenti letterari, che fanno già una scrematura e cercano di proporre solo testi di qualità, storie interessanti, autori originali. È diverso il discorso se parliamo di editori più piccoli e indipendenti (perfetti per cominciare ed entrare nel mercato editoriale), che magari durante l’anno aprono delle “finestre”, cioè brevi periodi di tempo, in cui è possibile sottoporgli il proprio lavoro. E quindi il ruolo di un agente potrebbe non essere fondamentale in questo caso, anche se essere rappresentati da una buona agenzia è sempre un vantaggio. Ricordatevi di controllare e rispettare le regole per l’invio dei manoscritti, che di solito sono ben esposte sul sito web di ogni editore!
[CLEOPATRA]: Che consigli daresti ai nostri lettori che incontrano difficoltà con le case editrici, anche le più piccole? E più in generale?
[GG]: Di non mollare mai, perché è sempre l’ultima chiave del mazzo che apre la porta. Gli autori più famosi del mondo si sono visti chiudere le porte in faccia decine, addirittura centinaia di volte. Gli unici che non vengono pubblicati sai chi sono? Quelli che si arrendono. Il consiglio che do sempre, l’unico davvero valido per me, è quello di continuare a migliorarsi giorno dopo giorno, perché è la sola cosa sulla quale abbiamo davvero il controllo. Studiare, scrivere, leggere, studiare e scrivere ancora e ancora. Condividere, fare esperienza, far uscire la propria scrittura allo scoperto, imparando ad accogliere le critiche e a capire quali possono aiutarci a diventare scrittori migliori. Non ci sono trucchi o scorciatoie. Ecco perché il duro lavoro è praticamente tutto ciò che serve per emergere.
[CLEOPATRA]: Dove ti possono trovare?
[GG]: Sul mio sito web www.lettereleggere.com, sulla mia pagina Instagram @lettereleggere, nel gruppo Telegram @parolenarranti (gruppo aperto di condivisione e confronto sulla scrittura di racconti), e pure su Substack con la newsletter mensile Doki Doki, in cui parlo di emozioni e spiego come si scrivono nelle nostre storie.
📌 Intervista di Samantha Bianchini Locatelli
🟠 Alessio Valsecchi intervista Carla Casazza
Carla Casazza (www.carlacasazza.it) è una figura poliedrica: giornalista pubblicista, scrittrice, ghostwriter, copywriter, editor e coach editoriale. Laureata in pedagogia a indirizzo storico, ha alle spalle una lunga esperienza nel mondo dell’editoria, che oggi mette al servizio di chi desidera scrivere e pubblicare un libro.
Autrice di saggi, romanzi, racconti e memoir, è appassionata di storia e letteratura nordica, e ha scelto di vivere tra le montagne del Trentino, dove continua a scrivere e a seguire progetti editoriali come consulente e formatrice.
Nel suo ultimo libro, "Scrivere un libro: Guida pratica dall’idea alla pubblicazione" (2025), condivide strumenti concreti e visione strategica per aiutare gli aspiranti autori a trasformare le proprie idee in opere compiute.
Con la sua voce onesta e incoraggiante, Carla accompagna ogni giorno decine di scrittori nel viaggio, spesso complesso, della creazione letteraria.
Con questa intervista abbiamo cercato di approfondire la sua conoscenza e di parlare del suo manuale di scrittura...
[CLEOPATRA]: Carla, nella presentazione del tuo manuale dici: “Non ti prometto formule magiche. Ti offro però strumenti, visione e fiducia”. È una dichiarazione forte. Cosa intendi esattamente con “visione” e “fiducia” in un percorso di scrittura?
[Carla Casazza]: Quando parlo di “visione” e “fiducia”, intendo due elementi che spesso mancano a chi si avvicina alla scrittura e che sono, invece, determinanti per portare a termine un libro.
Visione significa avere davanti a sé un percorso chiaro. Non è solo sapere cosa si vuole scrivere, ma anche come costruire quella storia, quali sono le tappe da affrontare e quali strumenti usare lungo il cammino. Troppo spesso chi inizia a scrivere lo fa un po’ alla cieca, si perde, si scoraggia e abbandona. Con “visione” intendo proprio la capacità di vedere il quadro d’insieme, di sapere dove stai andando, passo dopo passo, dall’idea alla pubblicazione.
Fiducia, invece, è quella convinzione che ti permette di credere nella tua storia e nelle tue capacità, anche nei momenti in cui il dubbio prende il sopravvento. E succede a tutti: chi scrive, prima o poi, si chiede se ne è capace, se ha senso, se vale la pena continuare. Nel mio percorso come coach editoriale ho visto tantissime persone bloccarsi per mancanza di fiducia. Per questo, nel manuale, non ti offro formule magiche — perché non esistono — ma ti aiuto a costruire quella sicurezza che nasce dalla consapevolezza: sapere cosa stai facendo, come lo stai facendo e perché.
Ecco, visione e fiducia sono il filo rosso che unisce tutto il percorso che propongo nel libro: perché scrivere un libro non è un colpo di fortuna, è un cammino che chiunque può affrontare, se ha gli strumenti giusti… e qualcuno che lo aiuta a vedere la strada.
[CLEOPATRA]: Il tuo libro si propone come guida pratica per accompagnare l’autore in ogni fase del processo creativo, dall’idea alla pubblicazione. Qual è, secondo te, l’errore più comune che gli autori commettono nelle fasi iniziali della scrittura?
[CC]: Uno degli errori più comuni che vedo tra gli autori, soprattutto agli inizi, è quello di partire “di pancia”, inseguendo l’entusiasmo del momento, ma senza avere le idee chiare su dove vogliono andare. Buttarsi a scrivere senza avere una minima struttura, un progetto, con la convinzione che l’ispirazione basterà. Però poi dopo qualche pagina ci si blocca, ci si scoraggia, e il manoscritto resta lì, a metà o anche solo all'inizio.
Non sto dicendo che la scrittura debba essere un processo freddo e calcolato. Tutt’altro. Ma se non hai un minimo di visione rischi di perderti. Non avere un’idea chiara di cosa vuoi raccontare, come raccontarlo, chi sono i tuoi personaggi, quale direzione prendere, porta spesso a frustrazione e abbandono.
Per questo nel mio manuale insisto tanto sul metodo e sugli strumenti pratici. Perché un autore che ha un’idea di partenza e la struttura giusta per svilupparla, non solo scrive con più sicurezza, ma riesce anche a superare i momenti di stallo inevitabili che la scrittura comporta.
[CLEOPATRA]: Una delle difficoltà più frequenti che menzioni è quella di arrivare a scrivere davvero la parola “fine”. Quali sono i blocchi più comuni che riscontri nei tuoi percorsi di coaching con gli aspiranti scrittori?
[CC]: Il primo è il perfezionismo. Molti aspiranti scrittori si bloccano perché vogliono scrivere bene da subito. Ma luna prima stesura non può essere perfetta. E se aspetti che lo sia, non vai avanti. La scrittura, soprattutto nelle prime fasi, è un processo che richiede libertà, anche di sbagliare.
Un altro blocco molto comune è la mancanza di metodo. Chi scrive quando ha tempo o quando arriva l’ispirazione finisce spesso per non scrivere affatto. È fondamentale darsi un’organizzazione, piccola o grande che sia, per creare continuità e costruire il libro passo dopo passo.
Poi c’è l’autosabotaggio, un grande classico. Quelle vocine interiori che ti dicono: "Non sei capace", "Non è abbastanza interessante", "Chi vuoi che lo legga?". Questo mina la fiducia e porta inevitabilmente a fermarsi.
Infine, c’è la paura: del giudizio, della pagina bianca, o anche semplicemente di concludere il progetto. Perché, in fondo, finché un libro è solo nella tua testa o in un file a metà, resta un sogno. Ma quando lo finisci… diventa reale. E lì scatta l’insicurezza.
[CLEOPATRA]: La tua esperienza da coach editoriale ti ha portato ad affiancare decine di autori. In quali aspetti della scrittura e della progettazione narrativa ritieni che gli esordienti siano più carenti, e come li aiuti a colmare queste lacune?
[CC]: Ho visto che ci sono due aspetti in cui la maggior parte degli esordienti è carente: la progettazione e la consapevolezza narrativa.
Molti autori partono con entusiasmo, ma senza aver davvero progettato la loro storia. Hanno un’idea vaga, qualche personaggio abbozzato, magari sanno anche come potrebbe iniziare… ma non hanno chiaro lo sviluppo, la struttura o il finale. Così si perdono per strada o scrivono una storia che poi “non sta in piedi”.
L’altra grande carenza è la consapevolezza narrativa, intesa come conoscenza degli strumenti base: generi, strutture, punto di vista, ritmo, coerenza. Occorre sapere come funziona una storia, per poi avere la libertà di gestirla. Senza queste basi, spesso il rischio è di scrivere qualcosa che non regge, anche se l’idea di partenza è buona.
Nel mio metodo aiuto le persone a colmare queste lacune con strumenti pratici, semplici ma efficaci. Lavoriamo insieme su un progetto chiaro, costruiamo una struttura su misura, definiamo i personaggi, il genere, lo stile. Non si tratta di imporre regole rigide, ma di fornire una mappa. Scrivere un libro è un viaggio: partire senza mappa può sembrare avventuroso, ma molto spesso significa non arrivare mai a destinazione.
Il mio compito è proprio questo: dare agli autori quegli strumenti e quella sicurezza che permettono loro di scrivere la storia che vogliono davvero raccontare. E, soprattutto, di portarla a termine e pubblicarla.
[CLEOPATRA]: Nel manuale parli anche di struttura narrativa e tropi letterari. Come si può conciliare l’originalità con la necessità di rispettare certe convenzioni del genere scelto?
[CC]: La struttura narrativa e i tropi letterari non sono gabbie, ma strumenti. Servono a dare solidità alla storia, a rispettare certe aspettative del lettore, soprattutto quando scegliamo di scrivere all’interno di un genere preciso, che sia il giallo, il fantasy, il romance o qualsiasi altro.
Il lettore si aspetta alcune dinamiche riconoscibili: nel giallo c’è un mistero da risolvere, nel romance c’è una storia d’amore, nel fantasy c’è un mondo immaginario… ma all’interno di queste cornici c’è tutto lo spazio per l’originalità. Anzi, è lì che si gioca la differenza tra una storia banale e una che colpisce davvero.
La chiave sta nel conoscere bene le convenzioni del genere — e quindi anche i tropi ricorrenti — per poterci lavorare sopra in modo consapevole. A volte li si può semplicemente rispettare, a volte li si può sovvertire, a volte si possono combinare tra loro in modo inaspettato. Ma per farlo in modo efficace, bisogna prima conoscerli.
La struttura narrativa consente di costruire un percorso di narrazione ben organizzato logicamente, perché non è importante solo cosa racconti ma come lo racconti: i giusti tempi in cui inserire un personaggio, una scena, un momento topico della storia. Se conosci bene le strutture sai anche come "farle lavorare" per te, adattandole al tuo modo di raccontare.
Il rischio più grande, secondo me, non è tanto quello di essere “troppo originali”, ma di improvvisare, senza conoscere le regole di base. La struttura e i tropi sono il telaio su cui costruisci la tua storia. L’originalità la metti tu, con il tuo stile, i tuoi personaggi, la tua voce e soprattutto il modo in cui giochi con le aspettative del lettore. È un equilibrio tra tecnica e creatività, che si può imparare.
[CLEOPATRA]: Dedichi spazio anche alla scrittura per bambini e ragazzi. Quali sono, secondo te, le sfide più specifiche legate a questo tipo di narrazione?
[CC]: Spesso si tende a pensare che scrivere per bambini e ragazzi sia più facile, perché si usano parole semplici o perché “tanto sono piccoli”. In realtà, è esattamente il contrario.
La prima grande sfida è la responsabilità. I lettori giovani non hanno ancora gli strumenti critici per filtrare ciò che leggono. Le storie, per loro, non sono solo intrattenimento: sono un modo per conoscere il mondo, le emozioni, le relazioni. E questo richiede grande attenzione da parte di chi scrive, sia nei contenuti che nel linguaggio.
L’altra sfida è saper calibrare la scrittura all’età del lettore. Non si può parlare allo stesso modo a un bambino di quattro anni e a un ragazzo di quattordici. Cambia tutto: il lessico, il ritmo, la complessità della trama, il tipo di temi che si possono affrontare.
Infine, c’è una sfida che secondo me è sottovalutata: riuscire a essere autentici. I bambini e i ragazzi hanno un radar infallibile per l’ipocrisia, per il linguaggio “finto giovane”, per le storie che non parlano davvero a loro. Scrivere per questo pubblico richiede empatia, rispetto e capacità di mettersi nei loro panni.
[CLEOPATRA]: Ti occupi anche di revisione ed editing. Quanto è importante che un autore impari a “rivedersi”? E quali sono i segnali che ti fanno capire che un testo è pronto per essere condiviso con un editore o un pubblico?
[CC]: Scrivere è un atto creativo, istintivo, a volte impulsivo. Ma rileggersi, mettersi nei panni del lettore, individuare i punti deboli del testo, richiede lucidità e consapevolezza.
Molti autori, soprattutto agli inizi, fanno fatica ad affrontare la fase di revisione. Per due motivi: o sono troppo poco obiettivi per vedere i difetti del proprio testo, oppure lo criticano in modo eccessivo e finiscono per bloccarsi. In entrambi i casi, il testo resta immaturo.
Nel mio lavoro di coaching ed editing cerco proprio di accompagnare l’autore in questo passaggio delicato: aiutarlo a guardare il proprio testo con occhi esterni, senza perdere la propria voce. Si tratta di affinare, non di snaturare. Di migliorare, non di ricominciare da zero.
Come faccio a capire se il testo è pronto? Non esiste la perfezione assoluta, ma ci sono segnali chiari che si può lasciare andare il manoscritto per la sua strada se trama, personaggi e ambientazione sono coerenti e credibili, se lo stile è accattivante, il testo scorre, non ci sono incongruenze evidenti, la storia funziona e "prende" anche me che, lavorandoci assieme all'autore o all'autrice, l'ho già riletta svariate volte.
[CLEOPATRA]: Nel libro accompagni il lettore fino alla scelta tra editoria tradizionale e self publishing. Tu stessa da anni hai scelto il self: ci racconti cosa ti ha portata verso questa modalità e che vantaggi (o svantaggi) hai sperimentato?
[CC]: Sì, è vero, da alcuni anni ho scelto consapevolmente la strada del self publishing. E ci tengo a dire subito che non lo considero un piano B o una scelta di comodo. Per me è stata, e continua a essere, una modalità che offre libertà, controllo e, se gestita bene, anche soddisfazione.
La mia scelta è nata da un’esigenza molto pratica: volevo avere il pieno controllo sul mio lavoro. Non solo sui contenuti, ma anche sulla grafica, sul prezzo, sui tempi di pubblicazione e sulla promozione. Ho lavorato per anni nel mondo editoriale e so benissimo quali siano i tempi, le dinamiche e, a volte, le frustrazioni legate all’editoria tradizionale. Non ho niente contro l'editoria tradizionale, sia chiaro. Ma nel mio caso, il self publishing mi ha permesso di sentirmi finalmente padrona del mio progetto. Certo, non è tutto rose e fiori. Il self richiede competenze, impegno e anche una buona dose di spirito imprenditoriale. Devi occuparti tu, o scegliere con attenzione chi lo fa per te, di editing, grafica, distribuzione, promozione. E soprattutto, devi metterti in gioco, senza aspettare che sia qualcun altro a spingere il tuo libro. I vantaggi, però, per me superano gli svantaggi: tempi più rapidi, margini economici migliori, possibilità di sperimentare.
[CLEOPATRA]: Parlando di self publishing, quali strategie utilizzi per promuovere i tuoi libri online? Cosa funziona davvero nel 2025?
[CC]: Promuovere un libro online richiede costanza, autenticità e la capacità di costruire una relazione con chi ti segue. Le persone, giustamente, vogliono sapere perché dovrebbero leggerlo, cosa possono trovarci, che valore aggiunge alla loro vita o al loro percorso. Le strategie che mi stanno dando più risultati sono quelle che puntano sul valore e sulla relazione: contenuti utili e mirati, legati al tema del libro o, quando si tratta di narrativa, che accendono la curiosità del lettore. Social selezionati, senza cercare di essere ovunque. Per me funzionano bene Instagram, Facebook e YouTube, ma consiglio sempre di scegliere i canali dove ci si sente più a proprio agio e dove è più probabile trovare il pubblico giusto. Coinvolgimento diretto dei lettori con dirette, domande, riflessioni. Recensioni vere, non comprate né forzate. Chiedo sempre a chi legge il mio libro di lasciare un feedback, e questo nel tempo crea credibilità. Newsletter: uno strumento che molti sottovalutano, ma che permette un contatto diretto e meno dispersivo rispetto ai social. Presentazioni dal vivo: poche ma ben organizzate perché il rapporto "dal vivo" col lettore è ancora lo strumento vincente.
Cosa funziona davvero nel 2025? Ciò che è autentico, costante e costruito nel tempo. Le scorciatoie non esistono, ma se ci metti impegno, professionalità e la voglia di creare relazioni vere, i risultati arrivano. E nel self publishing questa consapevolezza fa tutta la differenza.
[CLEOPATRA]: E dal vivo? Hai un approccio specifico per gli eventi, le fiere, le presentazioni in presenza? Qual è il tuo consiglio per un autore che vuole “metterci la faccia”?
[CC]: Dopo avere frequentato per anni fiere nazionali e internazionali ed eventi, ho scelto di fare una vita piuttosto ritirata, sul "mio" altipiano, in Trentino, a 1000 metri, tra laghi e boschi. Ma ogni tanto qualche presentazione, come ho detto nella risposta precedente, la organizzo ancora.
Confermo che dal vivo ci vuole un approccio specifico, bisogna arrivarci preparati, con l’atteggiamento giusto. E non intendo essere dei venditori aggressivi — anzi, niente funziona peggio di quello — ma presentarsi in modo autentico, disponibile e professionale.
Prima ancora del libro, stai presentando te stesso. Se le persone riescono a connettersi con te, saranno molto più inclini a leggere e consigliare quello che hai scritto. Ma anche in questo caso vale la regola di essere se stessi e avere voglia di instaurare un dialogo con le persone.
[CLEOPATRA]: La guida non si limita alla scrittura ma accompagna anche nella comprensione dei contratti editoriali. Quali aspetti legali e contrattuali ritieni fondamentali per un autore esordiente?
[CC]: Ho visto troppi autori esordienti farsi travolgere dall’entusiasmo di una proposta editoriale senza sapere cosa stavano firmando. È comprensibile l’istinto di accettare subito. Ma è proprio lì che bisogna fermarsi un attimo e leggere con attenzione.
Il primo degli aspetti legali e contrattuali che considero fondamentali è la durata del contratto. Spesso non ci si rende conto che firmare un contratto di edizione significa cedere i diritti sul proprio libro per un certo periodo. È importante che questa durata sia chiara e ragionevole: in genere, due o cinque anni possono essere accettabili, contratti da dieci o vent'anni sono decisamente da valutare con attenzione.
Il secondo punto è la questione dei diritti d’autore e dei compensi. Bisogna verificare quale percentuale viene riconosciuta sulle vendite — normalmente si va dal 5 al 10%, per gli ebook può arrivare al 20% — e se sono previsti dei rendiconti annuali chiari. Un autore deve sapere quanto vende e quanto gli spetta.
Il terzo aspetto, che spesso viene trascurato, riguarda le clausole che nascondono costi o obblighi a carico dell’autore, come l’acquisto obbligatorio di un certo numero di copie o la partecipazione economica alle spese di editing o promozione. Quando c’è questa clausola, la casa editrice non sta investendo sul libro: sta guadagnando sull’autore. E questo, per me, è un segnale d’allarme.
[CLEOPATRA]: "Scrivere un libro" è frutto di anni di esperienza. Hai raccolto in un solo volume il sapere che normalmente si acquisisce in anni di prove ed errori. Quanto è stato complesso mettere ordine e sistematizzare tutte queste conoscenze?
[CC]: Devo essere sincera: è stato più complesso di quanto immaginassi. Quando per anni accumuli esperienza sul campo — tra la tua scrittura, il lavoro come editor, il coaching con gli autori — ti ritrovi con una quantità enorme di informazioni, metodi, osservazioni pratiche, libri letti sull'argomento.
Il lavoro più grosso è stato proprio quello di organizzare tutto: capire quale ordine seguire, come suddividere i contenuti, cosa includere e , soprattutto, cosa, per forza di cose, lasciare fuori. L'entusiasmo di trasmettere competenze e metodo per facilitare il percorso degli altri era grande, ma rischiavo di dilungarmi troppo. Ho scelto di costruire il manuale come un percorso molto chiaro e pratico passo dopo passo, dall’idea fino alla pubblicazione e alla promozione, perché credo che in questo modo possa davvero essere utile a chi si avvicina alla scrittura.
[CLEOPATRA]: Il tuo libro sembra anche trasmettere un messaggio profondo: che scrivere è un atto possibile, concreto e realizzabile per chiunque abbia una buona idea e la voglia di darle forma. Quanto conta la motivazione, e quanto la disciplina?
[CC]: Sì, è proprio così. E non dobbiamo mai mettere limiti ai nostri sogni. Uno dei miei motti è "provarci sempre". Contano entrambi, motivazione e disciplina, ma in modi diversi e complementari.
La motivazione è il motore iniziale, quella scintilla che ti fa dire: voglio raccontare questa storia, voglio provarci. Senza motivazione, non si parte neanche. Ma la verità, e lo dico sempre anche agli autori che seguo come coach, è che la motivazione non è stabile. Ci sono giorni in cui la scrittura scorre e tutto sembra facile, e giorni — a volte settimane — in cui vorresti mollare.
Lì entra in gioco la disciplina. Scrivere un libro non è un atto mistico riservato a pochi eletti: è un processo, fatto di metodo, organizzazione e costanza. Puoi avere la migliore idea del mondo, ma se non ti dai un ritmo, se non trovi il modo concreto di lavorarci con regolarità, quella storia resterà sempre e solo un’idea nella tua testa.
Per questo nel mio manuale incoraggio chi vuole scrivere a credere che sia possibile: non servono doti straordinarie, ma consapevolezza e voglia di imparare. E metto a disposizione strumenti pratici, proprio per costruire quella disciplina che permette di arrivare fino in fondo.
[CLEOPATRA]: Oltre ai saggi e ai manuali, hai all’attivo anche romanzi, gialli, memoir. Uno dei più recenti è "Nella tempesta il bosco canta", uscito nel 2023. Cosa ci puoi raccontare di questo libro e come si inserisce nel tuo percorso narrativo?
[CC]: "Nella tempesta il bosco canta" è un romanzo storico/paranormale a cui tengo moltissimo perché racchiude alcuni elementi a me cari: è ambientato in Valle dei Mocheni, un luogo sconosciuto ai più, a pochi chilometri da dove vivo. Una valle ancora molto selvaggia dove è insediata da secoli una minoranza linguistica che parla un tedesco medioevale. Tra le vicende dei protagonisti del romanzo, che rimbalza dai giorni nostri a diversi periodi storici fino al primo '500, si innestano eventi significativi della storia del Trentino che desideravo fare conoscere: non si studiano a scuola, ma dicono tanto dell'evoluzione culturale di questa popolazione di confine in bilico fra l'Italia e il Tirolo. Infine, e chi mi conosce bene se ne è accorto, tra le righe delle vite dei personaggi c'è tanto della mia storia personale. Scrivere questo romanzo mi ha fatto capire con chiarezza a quale filone narrativo fa vibrare di più le mie corde creative. Infatti anche i prossimi romanzi che ho in calendario di scrivere ( a uno sto già lavorando) saranno un mix tra storico e paranormal, o storico e giallo.
[CLEOPATRA]: Infine, che consiglio daresti a chi oggi sogna di diventare scrittore, ma è paralizzato dal timore di non essere “abbastanza”? Abbastanza bravo, originale, pubblicabile…
[CC]: Smetti di aspettare di sentirti pronto al 100%, perché quel momento… non arriva mai. La scrittura non è un atto di perfezione, è un percorso. E si impara scrivendo, non aspettando di essere già bravi.
Non devi essere perfetto, devi essere disposto a metterti in gioco. E per questo serve accettare due cose: che all’inizio si può (anzi, si deve) sbagliare, e che migliorare è un processo continuo. Nessun autore nasce pronto, nemmeno quelli che oggi ammiriamo.
Non esistono formule magiche, ma ogni parola scritta, anche se imperfetta, ti porta più vicino al traguardo.
E come ho scritto prima: "provaci sempre!"
🟡 Le proposte dei nostri follower
Da otto mesi stiamo invitando tutti i nuovi follower della nostra pagina Instagram a presentarci le proprie produzioni letterarie.
Ecco i libri segnalati di recente dai rispettivi autori…
✒ Che ne sarà del mare?
di Giuseppe Capparelli – 12 giugno 2025
Sotto il sole della costa ligure, Cloe, studentessa americana, e Diego, carpentiere italiano, si incontrano e il loro legame diventa indissolubile. Tra ostacoli culturali, distanze e ferite del passato, i due giovani lottano per un amore che sembra impossibile. Con il sostegno di amici, familiari e vecchie lettere ritrovate, affrontano paure e desideri, cercando di capire se l’oceano che li separa sia davvero invalicabile. Un viaggio emotivo tra sogni, scelte difficili e un amore che sfida ogni confine.
✒ Le tue parole
di Mauro Drago - 1 giugno 2025
Nella Torino degli anni Venti, tra tensioni sociali e l’avanzata del fascismo, Manfredi, giovane operaio, s’innamora perdutamente di Valérie, corista fuggita da Marsiglia dopo una tragedia. Il loro incontro segna l’inizio di una relazione ambigua, sospesa tra desiderio e paura. Mentre lui diventa ossessionato, lei è spinta a fuggire ancora. Una storia intensa di passioni, scelte decisive e parole ingannevoli, che conduce i protagonisti verso un epilogo inevitabile. Un romanzo dove amore e perdita si intrecciano in un clima di crescente inquietudine.
✒ Scritto con gli occhi di…: Pittori, scultori, street artist
di Cesare Costa – 19 maggio 2025
Una raccolta poetica che esplora le emozioni umane attraverso lo sguardo di grandi artisti. Amore, solitudine, paura, felicità, perfezione, tempo e sogno si riflettono nelle opere di Caravaggio, Warhol, Hopper, Dalí, Munch, Frida Kahlo, Michelangelo e altri. Ogni poesia è un frammento d’arte trasformato in parola, un viaggio tra luci e ombre, realtà e immaginazione, che apre finestre su mondi interiori profondi e universali. Un incontro emozionante tra poesia e arti visive.
✒ Parafrasi del Tempo
di Neterjet Sat Iset – 18 maggio 2025
Su Kija, un pianeta sull’orlo del collasso tra guerre sociali, malattie e misteri tecnologici, un antico culto chiamato Mitra tiene le sorti del mondo in bilico. In un universo steampunk e ucronico, dove Cleopatra è sopravvissuta e la storia è stata riscritta, alleanze fragili e poteri occulti si sfidano per il controllo. Tra ingranaggi, macchine a vapore e intrighi politici, fede e scienza si scontrano. Un thriller avvincente che mescola storia alternativa e fantascienza, ideale per chi ama mondi originali, oscuri e carichi di tensione.
✒ Mille gru di carta
di Micol Salute – 10 maggio 2025
Aiko, giovane madre di Tokyo, si sforza ogni giorno di essere felice, ma tra doveri e paure sente la sua vita sul punto di spezzarsi. Quando scopre di aspettare un secondo figlio, emozioni contrastanti la travolgono. In questo momento difficile incontra Kyo, un misterioso gatto rosso dagli occhi smeraldo. Con lui Aiko riesce finalmente ad aprirsi, esplorando il proprio mondo interiore. Attraverso questo viaggio, ritrova sogni dimenticati e ferite da guarire, scoprendo che ogni errore può diventare bellezza e occasione di rinascita.
✒ L'alba dei draghi
di Valentina Maino – 23 gennaio 2025
Guidata da un’attrazione inspiegabile, Eileen scopre tra pergamene sparse un modesto scrigno di legno. Spinta da una forza misteriosa, forza la serratura con un grimaldello finché, col cuore in gola, riesce ad aprirlo. All’interno trova una splendida sfera, proprio quella che cercava. Questo ritrovamento dà inizio a un’avventura fatta di misteri, segreti nascosti e mondi da esplorare. Un viaggio affascinante in cui curiosità e coraggio condurranno Eileen verso rivelazioni inaspettate.
✒ Deresield. I sogni di Ava
di Simonetta Cina – 17 dicembre 2024
Ava, 17 anni, vive una vita normale tra famiglia e il suo inseparabile amico Adam. Da sempre tormentata da strani incubi, trova conforto nella quotidianità, finché Adam parte improvvisamente, lasciandola con il sospetto che nasconda qualcosa. Dopo la sua partenza, Ava sogna Andrew, un ragazzo misterioso che sembra reale ma non appartiene al suo mondo. Attraverso sogni ricorrenti, Andrew cerca di guidarla verso una verità legata ai suoi incubi. Ava, però, fatica ad accettarla, temendo di stare semplicemente perdendo il controllo.
✒ Io mi chiamo Stefano
di Carlo Matteo Callegaro - 21 marzo 2023
Stefano, un bambino senza particolari talenti, affronta il gioco tradizionale dello spanko, spinto dal padre a rappresentare il suo rione. Allenato da zio e cugina, ex campioni, sfida un gruppo di bulli, ma nonostante l’impegno, non vince. Impara così a gestire il fallimento e sviluppare resilienza. Il libro, basato sulla pedagogia narrativa, è pensato per trasmettere valori educativi profondi attraverso parole, struttura e immagini studiate con cura. Un racconto che aiuta i bambini a crescere forti, sicuri e consapevoli delle proprie emozioni.
🟠 Il contest #10 di Cleopatra
In attesa di scoprire chi ha vinto il Contest Numero 9 presentato nello scorso numero, oggi lanciamo il Numero 10 e premiamo il Numero 8. 😁
Il contest numero #10 apre le sue iscrizioni dal 3 luglio 2025 al 2 settembre 2025. Sì, il contest “salta” agosto e questa edizione numero 10 è un po’ speciale.
Possono prendervi parte autori e autrici maggiorenni di nazionalità italiana che alla data del 2 luglio 2025 risultavano iscritti alla newsletter. È aperto a racconti, di ogni genere, lunghi fino a un massimo di 4 cartelle (7.200 caratteri circa, spazi inclusi).
Ogni racconto in gara deve obbligatoriamente iniziare con un incipit d’autore a scelta, purché preso da un libro pubblicato in Italia negli ultimi 12 mesi.
Per partecipare basta inviare il modulo di iscrizione compilato (scaricabile col bando completo QUI) insieme al testo del proprio racconto in allegato a una email indirizzata a concorsiletterari@substack.com e con oggetto: “Partecipazione al contest #10 di CLEOPATRA”. L’autore o autrice del racconto vincitore sarà successivamente contattato/a dalla Redazione.
In palio, oltre alla gloria eterna, la pubblicazione della propria opera all’interno di un’antologia già in lavorazione, la cui pubblicazione è prevista entro la fine del 2025.
Vi aspettiamo numerosi! 😉
Ma chi ha vinto il Contest Numero 8? Se l’è aggiudicato Fabrillo Vigrali con il racconto “L’elettricista”. Bravo Fabrillo, complimenti, sarai presto contattata via email dalla nostra Redazione per le attività post premiazione.
🟠 Baci e abbracci
In chiusura il solito messaggio di servizio: cerchiamo collaboratori e collaborazioni per la newsletter, in regime di scambio favori e visibilità.
In particolare cerchiamo:
appassionati di Instagram che ci aiutino a diffondere la newsletter
redattori per la realizzazione di micro-interviste
redattori per la realizzazione di recensioni
Per proporsi basta scrivere a: concorsiletterari@substack.com
Per questo numero di CLEOPATRA è tutto. Ci si rilegge tra un mese circa, il 3 di agosto. E buona scrittura a tutti!